Nonostante le critiche sui limiti della #Moto2, che ne evidenziano l’anomalia genetica di semi monomarca, resta aperta questione del motore derivato dalla serie e uguale per tutti.

Certo, una certa riduzione costi, almeno all’inizio, è stata ottenuta e anche lo spettacolo è diventato interessante. Peraltro, l’idea di farne una fucina di talenti per la #MotoGP come la 250 ha prodotto qualche bel nome, l’8 volte campione Marc Marquez è uno di loro ma ne possiamo contare diversi negli ultimi anni.

Ma il peccato originale resta. Il motore uguale per tutti è un limite di immagine e produce il boicottaggio della categoria da parte delle case diventando un confronto tra telaisti.L’Aprilia non ha mai partecipato, la KTM ha annunciato il ritiro dalla categoria, MV resta ma come un caso particolare.

A questo punto cosa fare, se non subito, dopo la fine della fornitura Triumph?Forse prendere esempio dal passato potrebbe aiutare.

Con un regolamento che tenga sotto controllo i costi, perché non tornare ad un criterio modulare?Se la #Moto3 è equipaggiata con un monocilindrico di 250cc e la MotoGP con un quattro cilindri da 1000cc, perché non pensare ad una Moto3 con un bel motore prototipo bicilindrico da 500cc?

A parte l’effetto evocativo della nuova 500 avremmo una certa uniformità progettuale per alcune componenti che potrebbero beneficiare di qualche travaso tecnologico tra le varie categorie. I problemi non mancherebbero ma almeno avremmo tre categorie prototipi e non due e mezzo e forse potremmo vedere di nuovo i produttori di moto nella categoria di mezzo!

Di Sal

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