La casa dell’aquila compie 100 anni dalla fondazione nel marzo 1921. Per molti giovani motociclisti la Moto Guzzi non è la prima casa motociclistica che viene in mente e di certo molti non ne conoscono la storia e l’importanza che ha avuto nello sviluppo e nella costruzione di quella che è la tradizione motociclistica tricolore.

Filippo Carlot – stock.adobe.com

Consiglio a tutti gli appassionati che non hanno familiarità con la storia del motociclismo di non fermarsi all’oggi ma di fare qualche ricerca per scoprire una storia produttiva e sportiva di altissimo livello.

Non si può dimenticare che iniziò subito a partecipare a gare di fondo e dopo la seconda guerra mondiale, nel 1949 con Bruno Ruffo, vinse il primo campionato del mondo di motociclismo con un Gambalunghino 250.

I successi continuarono fino al 1957, anno del ritiro dalle competizioni con ben 14 titoli mondiali conquistati.

Anche a livello tecnologico la Moto Guzzi ha rappresentato e rappresenta un esempio di genio e tecnologia italiana. Anche se oggi vediamo in produzione il classico bicilindrico a V di 90 e forse la distribuzione la distribuzione aste e bilanceri, peraltro adatta al tipo di moto prodotte, ci sembra un po vintage, non dobbiamo dimenticare che Moto Guzzi è quella che progettò, ad opera dell’Ing. Carcano, nel 1957 un esempio di tecnica motoristica, ancor oggi, di riferimento. Si tratta della famosa 8 cilindri a V di 90° bialbero di 500cc. un vero spettacolo che consiglio di non perdere in occasione di manifestazioni d’epoca e di visite al museo Guzzi dove si può fare un bellissimo viaggio e ammirare pezzi di storia del motociclismo.

Di Sal

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