Courtesy Ducati Motor
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Gran colpo di Jack Miller che conquista con autorità e senza errori il GP del Giappone, terza vittoria con Ducati Lenovo.

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Il pilota australiano è stato autore questo pomeriggio di una gara formidabile, che lo ha visto tagliare il traguardo con un margine di oltre 3 secondi sul secondo classificato, Brad Binder. Completa il podio Jorge Martin, terzo con la Ducati Desmosedici GP del Pramac Racing Team.


Partito con il settimo tempo dalla terza fila, Miller è riuscito a recuperare tre posizioni subito dopo il via per passare poi in testa alla gara dopo due giri compiendo due sorpassi magistrali su Binder e Martin. Il pilota australiano ha poi continuato a spingere tenendo un ritmo elevatissimo ed ha anche siglato il nuovo miglior giro in gara a Motegi in 1’45.198. Per Miller si tratta della quarta vittoria in carriera in MotoGP, mentre la vittoria di oggi è l’undicesimo successo conquistato in questa stagione da Ducati, che così eguaglia il precedente record di vittorie ottenuto dalla casa di Borgo Panigale nella stagione 2007.

Per Bagnaia un altra sotoria, in un GP dove le qualifiche sul bagnato hanno relegato i due contendenti al titolo in terza e quarta fila si è consumato un finale non previsto dove Bagnaia, in difficoltà all’inizio, si mette all’inseguimento di Quartararo ma viene inizialmente superato da Bastianini.

Nella seconda parte di gara Pecco riprende confidenza e supera con decisione Enea per arrivare in breve dietro a Fabio ma cede all’irruenza, non attende e l’adrenalina lo porta a esagerare arrivando troppo vicino al rivale per poi dover frenare e perdere l’anteriore.

Un brutto colpo per il campionato mitigato dall’ottavo posto di Quartararo ma che comunque lascia Bagnaia a 18 punti dal vertice, si può ancora recuperare ma le gare rimanenti diventano sempre di meno, la questione si fa complessa e non si possono commettere altri errori.

Jack Miller (#43 Ducati Lenovo Team) – 1°
“Già dalla prima sessione di venerdì mi sentivo davvero a mio agio con la Desmosedici GP su questa pista e anche oggi sono riuscito a ritrovare le stesse sensazioni. Ieri ero abbastanza deluso di non essere riuscito ad andare oltre la settima posizione in qualifica sul bagnato, condizioni nelle quali solitamente sono competitivo, ma oggi in gara è andata diversamente. Sono riuscito a fare una buona partenza e una volta conquistata la prima posizione ho semplicemente fatto il mio ritmo. Credo di non aver mai guidato così bene in vita mia e questa è sicuramente la mia miglior gara di sempre. Sono anche molto contento di essere riuscito ad ottenere un’altra vittoria con il Ducati Lenovo Team prima perché i ragazzi della mia squadra danno sempre il massimo per me ed è bello poter festeggiare una terza vittoria insieme”.

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Francesco Bagnaia (#63 Ducati Lenovo Team) – Ritirato
“Per prima cosa vorrei chiedere scusa alla mia squadra perché la caduta di oggi è stata solo dovuta a un mio errore. Rispetto al warm up di questa mattina, non avevo un buon feeling con la moto e ho fatto una manovra troppo ambiziosa nel tentativo di sorpassare Fabio. Speravo che, se lo avessi passato, magari avrei potuto approfittare di un eventuale errore di Viñales per recuperare altro terreno. In ogni caso, rifletterò su questo mio errore. L’unica nota positiva di oggi è stata la vittoria di Jack, della quale sono felicissimo. Ora cerchiamo di restare concentrati e pensare alla prossima gara di domenica a Buriram, in Tailandia”.

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Luigi Dall’Igna (Direttore Generale di Ducati Corse)
“Sono veramente contento della vittoria di Jack, perché è una persona splendida ed uno dei piloti più forti della MotoGP. Oggi era nettamente superiore a tutti: ha guidato in maniera impeccabile, facendo dei sorpassi incredibili e tenendo un ritmo elevatissimo nonostante fosse da solo in testa alla gara. Si è veramente meritato questo successo! Ovviamente, sono molto dispiaciuto per la caduta di Pecco, ma credo che possa capitare ad un pilota che sta dando tutto per vincere un titolo mondiale. Ora dobbiamo lasciarci alle spalle la sua gara di oggi e continuare come se nulla fosse successo”.

Di Sal

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