Luca Marini ha conquistato il suo primo punto come pilota del Repsol Honda Team dopo una prima parte della stagione fatta di lavoro per sviluppare la moto in vista della seconda parte di stagione e in ottica 2026.

Dopo aver cercato un ritmo adeguato per tutto il fine settimana, Luca Marini ha condotto una gara nella gara tre i piloti Honda. La coppia Marini Nakahami ha lottato fino al traguardo, con Nakagami che ha preceduto Marini, che ha chiuso al 16° posto, a 25,854 secondi dal vincitore. Una penalità post-gara per Augusto Fernandez ha promosso Marini al 15° posto, conquistando il suo primo punto della stagione. Una piccola ricompensa per il suo duro lavoro di questi mesi.

Joan Mir ha mostrato la determinazione di un campione, continuando a lavorare instancabilmente con la sua squadra per migliorare le sue performance. Joan si è classificato 18° dopo le penalità post-gara, ancora alla ricerca di un altro passo avanti nella messa a punto della sua Honda RC213V.

Entrambi i piloti del Repsol Honda Team hanno identificato aree chiare su cui lavorare per il resto della stagione e sperano di fare ulteriori progressi alla ripresa delle attività a Silverstone. Il GP di Gran Bretagna darà il via alla seconda parte della stagione 2024 all’inizio di agosto e sarà caratterizzato da una speciale livrea storica per il Repsol Honda Team.

Luca Marini
15° posto
“Sono contento di quello che abbiamo fatto nella prima metà dell’anno e questa è la cosa più importante. Certo, non mi aspettavo di faticare così tanto, ma ora stiamo iniziando a cambiare le cose. Gli sforzi fatti nelle prime gare iniziano a dare i loro frutti e ora dobbiamo vedere cosa succederà dopo la pausa estiva. Il distacco dal primo oggi è buono, la pista fa la sua parte, ma stiamo migliorando. Tutti in Honda stanno lavorando insieme nella stessa direzione, continuiamo così anche dopo la breve pausa”.

Joan Mir
18° posto
“Dobbiamo sfruttare questo fine settimana per capire cosa è successo e come evitarlo in futuro. Ancora una volta non sono riuscito a esprimere tutto il mio potenziale e ho faticato più degli altri piloti Honda. Una gara lunga, difficile e da cui imparare molto. Io e il team abbiamo già analizzato i dati e abbiamo alcune idee su cosa cambiare in futuro. Non smettiamo di lavorare, non smettiamo di provare e puntiamo a tornare a Silverstone più forti”.

Di Sal

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