Questa volta Yamaha ha fatto qualcosa di spettacolare che ha emozionato ed emozionerà chi ha vissuto gli anni 80 e ha impresse nella memoria le gare del campionato del mondo 500 di allora.

La nuova XSR900 GP riprende gli elementi estetici della YZR500, in particolare quella del leggendario Waine Rainey per riportarle sulla modernissima serie XSR che già nel 2022 aveva già strizzato l’occhio alle YZR500 del passato con la colorazione stile Sarron e quel bellissimo serbatoio appoggiato sul mitico telaio Deltabox.

Born Iconic: The New XSR900 GP

Lanciata per la prima volta nel 2016, la XSR900 ha messo in mostra per lungo tempo il pedigree da competizione di Yamaha e, nel 2021, l’ultima generazione di XSR900 ha fatto un ulteriore passo avanti, con elementi di design ispirati alle moto da corsa degli anni ’80 e ’90, pur mantenendo la sua posizione di Heritage Roadster.

Per il 2024 l’omaggio alla tradizione Yamaha fa un salto in avanti con l’introduzione della nuova XSR900 GP, che celebra alcune delle moto da corsa più famose del passato di Yamaha in un modo mai visto prima nella gamma Sports Heritage.

La XSR900 GP rappresenta la storia delle competizioni Yamaha senza sacri!care le prestazioni attuali, attraverso la combinazione del richiamo ai Grand Prix degli anni ’80 con la tecnologia più innovativa, tra cui l’iconico motore CP3 da 890 cc dalla coppia generosa, l’IMU a sei assi derivato dall’R1 e i sistemi di assistenza al pilota sensibili all’inclinazione.

Born Iconic: The New XSR900 GP

L’epoca d’oro del Grand Prix

Yamaha ha partecipato per la prima volta al campionato del mondo di corse su strada al Grand Prix di Francia.

Born Iconic: The New XSR900 GP

Il primo titolo di classe regina arrivò negli anni ’70, con Giacomo Agostini, e altre corone del campionato seguirono più tardi, nel corso del decennio.

Ma è negli anni ’80 che Yamaha si è assicurata la sua eredità in quella che sarebbe diventata l'”epoca d’oro” per il Grand Prix. Il “Re” Kenny Roberts ha portato la sua YZR500 al terzo titolo consecutivo nel 1980, ma, dopo questo successo, Yamaha ha a#rontato alcune stagioni di$cili lottando per la supremazia con i rivali.

Questa situazione portò a un nuovo approccio, con uno spostamento dell’attenzione verso lo sviluppo di moto da corsa con la priorità sul feeling del pilota con la moto.

Questa nuova strategia ha gettato le basi per un ulteriore successo nel Grand Prix (Yamaha ha vinto sei titoli Grand Prix nella categoria da 500 cc tra il 1984 e il 1992). Inoltre, la tecnologia sviluppata in questo periodo ha continuato a forgiare il futuro delle moto sportive di serie !no ad oggi.

Dopo essere passati a un motore V4 più snello nel 1982, i tecnici Yamaha si sono dedicati allo sviluppo di un telaio in cui alloggiare questo propulsore. L’idea era di produrre un telaio della stessa larghezza del motore V4 che lo avvolgesse, proprio come una gabbia.

Questo evento segnò la nascita di quello che sarebbe diventato l’iconico telaio Deltabox, presentato per la prima volta all’interno del modello YZR500 OW61 Grand Prix del 1982. Con una rigidità e reattività eccezionali, proprio dove il pilota ne aveva più bisogno, Deltabox ha fatto un passo in avanti così signi!cativo che, dopo solo tre anni, Yamaha l’ha introdotto per la prima volta in un modello di serie, con la TZR250 che ha portato in strada le caratteristiche della moto u$ciale YZR.

E ora, 40 anni dopo, Il telaio in stile Deltabox rimane ancora oggi il cuore di molte moto Yamaha, compresa la nuova XSR900 GP.

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arena ispirata agli anni ’80

Esteticamente, le moto del Grand Prix hanno fatto un passo signi!cativo negli anni ’80, passando dalla scocca curva degli anni ’70 verso il design “boxier” dalla metà degli anni ’80 in poi. Queste carene più squadrate avrebbero dato un’idea delle tendenze per il prossimo decennio non solo nel Grand Prix, ma anche nelle moto di serie.

La XSR900 GP presenta un cupolino superiore che ricorda quel periodo, non solo con la chiara in%uenza delle moto YZR Grand Prix degli anni ’80, ma anche con le moto sportive di serie FZR e TZR della !ne degli anni ’80 e dei primi anni ’90. Per mantenere il look da moto da corsa, il faro arrotondato a LED della XSR900 è stato sostituito da un compatto modulo lente, ben nascosto nel cupolino anteriore, che crea un senso di unità con la carena anteriore mantenendo al contempo un’illuminazione eccellente.

La scocca non è solo un simbolo del passato dal punto di vista del look, ma anche il metodo con il quale è !ssata si ispira agli anni ’80, con una struttura tubolare che collega il cupolino al telaio e al cruscotto, creando un look da pilota che si lascia ispirare da una vera e propria epoca d’oro.

Per enfatizzare il classico feeling del cruscotto, la carena superiore è supportata da una struttura identica a quella utilizzata per la TZ250 originale. In vero stile racing, questa struttura è !ssata con un perno beta: per la prima volta Yamaha ha utilizzato un !ssaggio del genere su un modello di produzione di serie per l’uso su strada.

L’obiettivo del passaggio dai cupolini curvi degli anni ’70 allo stile più squadrato degli anni ’80 era quello di migliorare l’e$cienza aerodinamica e proteggere il pilota dal vento che si genera in presenza di prestazioni superiori e lo stesso vale per la XSR900 GP.

Born Iconic: The New XSR900 GP

Mentre il parabrezza e i paramani hanno alcune caratteristiche che ricordano gli anni ’80, ma non si tratta solo del look. La potenza erogata e il rapporto di trasmissione del motore CP3 da 890 cc sono identici a quelli della XSR900, ma la struttura del cupolino anteriore della XSR900 GP aumenta sia l’accelerazione che la velocità massima, mentre i condotti sui pannelli laterali scaricano e$cacemente il calore dal radiatore per massimizzare le prestazioni di ra#reddamento.

La cover della sella in colori abbinati completa il look da corsa con l’estremità posteriore squadrata tipica degli anni ’80 che nasconde la luce posteriore, mentre il fermo sella sulla parte superiore del cupolino mantiene il pilota in posizione per migliorare la sensazione di accelerazione.

Colori che ricordano il periodo storico di Wayne Rainey

Decorata in uno dei colori più iconici del Grand Prix di Yamaha, la XSR900 GP è disponibile in una livrea heritage ispirata alle moto di piloti come Wayne Rainey e ai campionati del mondo di Grand Prix della categoria 500 cc degli anni ’80 e dei primi anni ’90, completa della tabella portanumero gialla sulla scocca.

Il telaio in stile Deltabox e il forcellone sono ri!niti in argento per evocare meglio l’epoca dei prototipi degli anni ’80 ed enfatizzare il carattere del telaio in stile Deltabox.

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Manubri clip-on stile corsa

I manubri separati “clip on” si aggiungono al cruscotto in stile racer e o#rono un’esperienza di guida più sportiva.

Il nuovo manubrio cambia radicalmente la posizione di guida della XSR900, spostando il pilota più avanti sulla moto in una posizione più sportiva, aumentando il carico sulla parte anteriore per o#rire quella sensazione di maggiore precisione che ci si aspetta da una moto in stile da corsa.

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Tuttavia, poiché il modello non si concentra esclusivamente sulla guida su pista o su circuito, è stata posta attenzione nel garantire che la posizione di guida non sia eccessivamente in avanti, questo si traduce in un piacevole equilibrio su strada. Il comfort è sottolineato da una sella più spessa e confortevole.

Le pedane in alluminio sono regolabili in due posizioni, ma sono di serie in posizione superiore per enfatizzare una guida più sportiva.

Rigidità ottimizzata

Per adattarsi al carico extra sull’estremità anteriore della moto, grazie alla posizione di guida avanzata, le aree della XSR900 GP che circondano il telaio sono state regolate per ottimizzare la stabilità in curva. Anche il telaio è stato rinforzato rispetto a quello della XSR900.

Per adattarsi ulteriormente a questo stile di guida incentrato sulla parte anteriore, la XSR900 è l’unico modello CP3 dotato di un albero dello sterzo in alluminio, che regola la rigidità nell’area dello sterzo per bilanciare meglio le sensazioni spesso in con%itto di leggerezza e stabilità quando si cambia direzione o si veri!ca una rapida decelerazione.

Grazie ai cerchi leggeri Spinforged e agli pneumatici Bridgestone Battlax Hypersport S23, il pilota può essere sicuro di posizionare la XSR900 GP esattamente dove vuole.

Tecnologia all’avanguardia
Freni e sospensioni a elevate prestazioni

In linea con il mantra che fonde lo stile di ieri con la tecnologia moderna, la XSR900 GP vanta le più recenti sospensioni e componenti frenanti.

La forcella a steli rovesciati KYB è completamente regolabile, in modo da ottenere una con!gurazione ideale per un feeling anteriore superiore. Il mono ammortizzatore regolabile KYB è inclinato in avanti, completamente regolabile, virtualmente nascosto alla vista, per mantenere le prestazioni sportive. La regolazione remota del precarico rende la personalizzazione della guida un’attività semplice.

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La pompa radiale Brembo evidenzia le speci!che all’avanguardia della moto e ne esalta il potenziale sportivo, mentre i tubi freno sono stati ottimizzati per migliorare il controllo della frenata nella guida sportiva, specialmente durante le frenate più impegnative.

Yamaha Ride Control (YRC)

In linea con il mix dato dalla storia e le recenti tecnologie ad alte prestazioni, i piloti della XSR900 GP possono personalizzare la loro esperienza di guida tramite lo Yamaha Ride Control (YRC). Per un uso più semplice, le caratteristiche di potenza del motore e i sistemi di assistenza al pilota sono integrati per consentire di modi!care rapidamente il livello di intervento dei sistemi elettronici in base alle preferenze e alle condizioni della strada.

Tre opzioni di guida integrate preimpostate, “SPORT”, “STREET” e “RAIN” hanno impostazioni di fabbrica con diversi livelli di intervento per adattarsi alle di#erenti condizioni. Queste sono completate da due opzioni Custom, che consentono al pilota di selezionare manualmente le proprie impostazioni di intervento per i vari sistemi elettronici di sistemi di assistenza al pilota sensibili all’inclinazione che possono essere regolati tramite smartphone tramite l’app MyRide.

Strumentazione TFT da 5″ con connettività completa

Il nuovo display TFT da cinque pollici a colori è alloggiato nel cruscotto in stile rétro. Anche se i piloti possono scegliere tra quattro diversi temi per adattarsi a diverse esigenze, il tradizionale tema contagiri in stile analogico, ispirato alle moto da corsa di un tempo, migliora davvero le sensazioni di guida.

Per un’esperienza di guida arricchita, la connettività è di serie sulla XSR900 GP tramite una Communication Control Unit (CCU) che garantisce ai piloti la connessione durante la guida collegando lo smartphone alla moto tramite il link all’app MyRide. Oltre a visualizzare le noti!che delle chiamate e dei messaggi sul display TFT da 5′, la possibilità di e#ettuare chiamate e di sentire musica tramite le cu$e Bluetooth* aggiunge una nuova dimensione alla guida. Una volta collegato, i piloti possono anche utilizzare il sistema di navigazione integrato Garmin StreetCross che visualizzerà la navigazione curva dopo curva sul cruscotto TFT da 5′

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È inoltre possibile fornire energia ai dispositivi esterni tramite la nuova presa USB di tipo C vicino al cruscotto.

Nuovi interruttori ergonomici

I nuovi interruttori al manubrio integrati consentono al pilota di utilizzare una gamma più ampia di funzioni della XSR900 GP, tra cui la connettività per smartphone, la navigazione e le modalità di guida, oltre ad analizzare le diverse opzioni del menu.

Con un design chiaro, logico e semplice, la forma, il movimento e il layout ergonomico dei pulsanti sono stati progettati pensando a un tipo di movimento intuitivo, il che signi!ca che i piloti possono passare facilmente da una funzione all’altra.

Per facilitare la navigazione in ambienti di$cili, un leggero clic della spia dell’indicatore fa lampeggiare le frecce tre volte durante il cambio corsia o quando sono necessarie solo brevi indicazioni. Un clic completo dell’interruttore corrisponde a un lampeggiamento continuo !no al termine di 15 secondi e quando la moto si è spostata per più di 150 metri.

Una nuova funzione ESS (Emergency Stop Signal) agisce in caso di frenata improvvisa, azionando le luci di sicurezza per avvertire gli utenti della strada che la moto si sta fermando a velocità elevata per una situazione di emergenza.

Supporto aggiuntivo dell’avanzato IMU a sei assi con sistemi elettronici di assistenza al pilota sensibili all’inclinazione

Sviluppata direttamente dai sistemi elettronici sulla R1, l’IMU a sei assi high-tech della XSR900 GP misura costantemente l’accelerazione nelle direzioni avanti-indietro, su-giù e sinistra-destra, oltre alla velocità angolare nel passo della moto, nelle direzioni di rollio e imbardata.

Born Iconic: The New XSR900 GP

L’IMU a sei assi è in grado di inviare dati in tempo reale alla centralina ECU che controlla la serie di sistemi elettronici di assistenza al pilota, tra cui il Sistema di controllo della trazione (TCS) sensibile all’inclinazione, il Sistema di controllo dello slittamento (SCS), il Sistema di controllo dell’impennata (LIF) della ruota anteriore e il Sistema di controllo della frenata (BC).

La XSR900 GP diventa anche il primo modello Sport Heritage ad essere equipaggiato con il cambio elettronico Quick Shift System di terza generazione, che migliora la guida, consentendo di scalare senza usare la frizione a una marcia inferiore o inserire una marcia superiore, oltre alla funzionalità standard.

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Colori, disponibilità e prezzi

La nuova XSR900 GP sarà disponibile in due colori: Legend Red e Power Grey. La moto sara disponibile presso la rete dei concessionari Yamaha da fine aprile 2024.

Di Sal

2 pensiero su “Yamaha XSR900 GP – Emotional Heritage”
  1. Bella e fatta su una base interessante e prestazionalmente adeguata. Poi con la colorazione Marlboro dei tempi di Waine Rainey è spettacolare. Peccato che non sia biposto, anche solo per avere l’ok ad acquistarla ;-).

    1. D’accordo, è una proposta molto interessante e il tre cilindri CP3 per una moto così evocativa ma dall’impostazione non estrema è una scelta giusta anche se a noi motociclisti i CV non bastano mai.
      ono curioso di provarla per vedere quanto cambia nel feeling con le modifiche all’assetto e alla posizione di guida.
      Però mi viene in mente la RD500LC…..
      Ciao
      Lamps

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